IL CARTONE ONDULATO
Il cartone ondulato è resistente ed elastico grazie alla sua composizione di due copertine che racchiudono un foglio ondulato tra due collanti. La resistenza alla pressione verticale del materiale è garantita da una serie di triangoli composti dall’ondulazione che favorisce sia l’elasticità del prodotto finito sia la resistenza a eventuali urti.
Questo cartone è impiegato nell’ interior design, cartotecnica e packaging.
Le carte usate per produrre il cartone ondulato sono molte e diverse tra copertina interna, onda e copertina esterna; ciò dipende dalla posizione che avranno all’ interno del cartone ondulato.
Le carte da copertina possono essere di 3 tipi:
• Kraftliner o kraft, le più resistenti grazie alle fibre vergini (misto di conifere e latifoglie);
• Liner e test, prodotti da carta riciclata che garantiscono le resistenze richieste dalle normative GIFCO (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato);
• Camoscio, prodotte da macero che non hanno resistenze standard.
Tutte sono colore avana, ma esistono anche versioni bianche principalmente utilizzate nel design e packaging di lusso. Ovviamente le copertine devono soddisfare oltre alle caratteristiche meccaniche anche l’ aspetto estetico. Quindi la superficie deve essere omogenea e senza macchie.
Le carte da copertina vengono spesso trattate con sostanze collose, per ridurre la porosità ed aumentare l’ idrofobicità superficiale. Si definisce collatura “in massa” quando viene aggiunta direttamente all’ interno della pasta, garantendo il medesimo grado di impermeabilità a tutto lo spessore della carta.
La collatura “in superficie”, invece, trasforma solamente la superficie, rendendola più liscia e omogenea; aumenta anche la resistenza alla trazione, all’ abrasione e allo strappo superficiale.
Le sostanze per la collatura possono essere di origine naturale, come amido, o polimeri sintetici. Si possono utilizzare anche polimeri che rendono la carta “umido-resistente” (adatta per esempio a prodotti destinati alle celle frigorifero) ma hanno meno capacità di riciclo perché rendendo la carta non completamente biodegradabile.
Le carte da ondulazione, in base alla grammatura, si possono classificare in:
• Semichimica, prodotta con una mescola di pasta semichimica o fibre di recupero e riceve generalmente la collatura “in superficie”.
• Medium, qualità normale.
• Medium a grammatura leggera.
I cartoni ondulati si possono classificare anche in base al numero di strati ondulati di cui sono composti:
• Onda nuda, superficie piana e ondulata, flessibile longitudinalmente, è adatta per un packaging protettivo anche a diretto contatto.
• Onda semplice, due superfici piane e un’onda, buona elasticità e rigidità.
• Doppia onda, tre superfici piane e due onde, ottima rigidità, adatto per packaging per prodotti molto pesanti o molto fragili.
• Tripla onda, quattro superfici piane e tre onde, ottima elasticità e rigidità.
(liberamente tratto dall’ articolo “Sai davvero cosa succede quando stampi il cartone ondulato?” di Elena Panciera, rivista WIDE – Settembre 2019)
Presso la nostra azienda è sempre disponibile un’ampia scelta di cartoni in vari spessori e finiture:
• Cartone bianco sp. 15 mm, alveolare
• Cartone avana sp. 13,7 mm, tripla onda
• Cartone avana sp. 10 mm, doppia onda
• Cartone avana sp. 7 mm, onda semplice
• Cartone bianco sp. 4 mm, minitriplo
• Cartone bianco sp. 1,5 mm, microtriplo
Tutti riciclabili, possono essere stampati direttamente sulla superficie o calandrati con vinile bianco. I tagli sagomati, le follature o il taglio v-cut, completano la lavorazione per la creazione del prodotto finito: espositori, cartelli o sostegni autoportanti, strutture modulari espositive, complementi d’ arredo, packaging, scatole per prodotti, ecc.