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IL PLEXIGLASS: UN MATERIALE RAFFINATO PER LA STAMPA DIGITALE

In questo articolo, cercheremo di spiegare in modo semplice cos’è il Plexiglass e il suo utilizzo nel settore della stampa digitale.
Come accaduto per altri marchi commerciali registrati e di proprietà di aziende, il nome plexiglas è diventato di uso comune per indicare il polimetracrilato.

Viene definito anche con altri nomi, ma tutti indicano la stessa materia plastica cioè il polimero del metacrilato di metile (abbreviato: PMMA).

La prima lastra è stata realizzata nel 1936, chiamata perspex, dal latino perspicio (cioè “vedo attraverso”). Infatti è un materiale molto simile al vetro per la trasparenza ma più rigido, leggero e termoformabile.

Anche se non è indicato per resistere all’usura meccanica e presenta una certa sensibilità ai graffi, è molto usato nella creazione di oggettistica di design e d’arredamento.

Nella stampa digitale, è un supporto eccellente per la qualità del risultato e la buona resistenza alla rottura, quindi si utilizza per realizzare supporti trasparenti decorati, espositori di grande impatto visivo, targhe per uso interno ed esterno, elementi decorativi e di design, riproduzioni fotografiche di eccellente qualità, oltre alla realizzazione di insegne luminose, quadri per arredamento, rivestimento pareti o stand, decorazione di hotel e ristoranti, targhe da banco e da parete.

La stampa è eseguita sul retro, così la superficie a vista mantiene la sua bellissima lucidità e l’utilizzo del bianco (anche selettivo oltre che a fondo pieno) può creare effetti grafici unici. La stampa del solo colore, senza il bianco, mantiene la trasparenza nel materiale e la vernice protettiva, protegge maggiormente la superficie stampata.
Inoltre, può essere inciso e sagomato con filo lucido e con questa lavorazione riusciamo a soddisfare anche le richieste di creazioni particolari.

 

plexiglass trasparente per retro-illuminazione 

 

 

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